Modalità di installazione di portabici, a sbalzo posteriormente, o sul gancio di traino a sfera

Circolare n° 25981 del 06.09.2023-Allegato interpretativo:
Determinazione delle caratteristiche e delle modalità di installazione delle strutture portascì e portabiciclette, applicate a sbalzo posteriormente, o sul gancio di traino a sfera sui veicoli di categoria M1



Gentile Cliente,
Desideriamo informarla, riguardo alla CIRCOLARE datata 6 Settembre pubblicata dal Ministero dei Trasporti ed Infrastrutture e della successiva nota interpretativa da parte del Ministero degli Interni, che purtroppo, stanno causando confusione e diffusione di informazioni da noi ritenute verosimilmente erronee, riguardo ai nostri dispositivi porta carichi posteriori istallabili sugli autovetture e autocaravan, in generale e più specificatamente per quanto ci riguarda i sempre più diffusi portabici posteriori da applicarsi a sbalzo sul gancio di traino.

Riteniamo che questa circolare e la sua interpretazione, siano il risultato di errori evidenti e contengano sconcertanti inesattezze, contrarie a quanto disposto a livello di recepimento delle normative dettate a livello di Autorità europea.

Vogliamo assicurarle, che i nostri dispositivi portabici sono omologati R26, e sono pienamente conformi alle leggi vigenti e pertanto nonostante quanto sia stato determinato con la circolare in oggetto, il Ministero dei Trasporti non possa legittimamente ostacolare la libera circolazione e l'utilizzo di tali prodotti, come garantito dagli accordi internazionali.

Abbiamo già intrapreso azioni adeguate, appellandoci nelle sedi opportune avverso il Ministero dei Trasporti con il fine di ottenere una rettifica, revoca o modifica sostanziale di quanto previsto, in quanto in palese violazione della regolamentazione sul libero scambio e circolazione di prodotti su tutto il territorio dell'Unione Europea.

Le chiediamo pazienza e comprensione mentre lavoriamo per difendere le sue e le nostre legittime posizioni, che non possono discriminare l’utente Italiano, con obblighi a livello normativo, che non sono invece in alcun modo richiesti da tutti gli altri stati Europei. Restiamo a completa disposizione per eventuali chiarimenti e approfondimenti.